"Correzione di un eccesso di proibizione", in primo luogo per la pubblicità. È quanto spiega all'ANSA il presidente della commissione Cultura della Camera Giancarlo Galan (Pdl), autore dell'emendamento al decreto Istruzione, ora convertito in legge, che ha cancellato il divieto di utilizzo della sigaretta elettronica nei luoghi pubblici, introdotto a giugno con il decreto Iva-Lavoro.
Esultano gli svapatori che adesso potranno "svapare" negli uffici, ristoranti, cinema, mezzi pubblici e bar. L'e-cig rimane invece vietata nelle scuole, in virtù della norma introdotta dallo stesso decreto Istruzione. "Ho recepito – ha spiegato all'ANSA il presidente della Commissione Cultura della Camera – l'appello proveniente da una nuova filiera produttiva, per altro in forte espansione, massacrata da tassazione e da pesanti divieti di utilizzo e pubblicità a causa di un intervento normativo improvviso e forse poco approfondito". "Non mi permetto di dare alcun giudizio medico scientifico su questo prodotto, sono un ex-fumatore da tempo, anche se gli ultimi studi sembrerebbero confortanti, come testimoniato dal Prof. Veronesi. Da convinto liberale quale sono – conclude Galan -, ho solo ritenuto opportuno non affossare un nuovo modo di fare impresa con una regolamentazione ostruzionistica".