Luigi De Fanis,assessore regionale alla Cultura della Regione Abruzzo, arrestato per concussione, aveva assunto una segretaria che per contratto doveva fare sesso con lui una volta la settimana in cambio di un forfait di 3mila euro al mese. La donna che secondo quanto racconta Repubblica aveva già ottenuto di componente della segretaria particolare per 1.200 euro al mese, aveva firmato anche il secondo contratto, quello sessuale, tenendone a casa una copia che è stata trovata dagli agenti di polizia giudiziaria durante una perquisizione.
“L’assessore era ossessionato da me… mi ha costretto a firmarlo. Io non ho potuto rifiutare. Ho avuto paura…”. “Voglio uscire da questa storia, sono additata da tutti come “quella lì” e io non ha fatto nulla: però non ho preso un centesimo di quelle tangenti e ignoro cosa sia successo…”, “Io avevo un lavoro nella sanità a tempo indeterminato – ha proseguito – ma in quel periodo mi trovavo in una situazione particolare perché mia madre stava male. E’ stato De Fanis a propormi di fare la sua segretaria. Mi misi in aspettativa e accettai il lavoro perché avrei potuto gestire meglio i miei problemi perché dovevo lavorare per 3 giorni. De Fanis mi propose il lavoro, anche se non ho mai partecipato alle sue campagne elettorali, anzi io ho la tessera del Pd…”. così la donna ha detto al pm.
“In Regione è “una consuetudine timbrare e uscire per faccende personali. Quando sono entrata lì nell’ottobre 2012 in molti facevano così. Io partecipavo a missioni, a riunioni esterne. Una volta sola sono andata dall’estetista. Anche i miei colleghi si comportavano così e non credevo di fare nulla di male…”.