È bufera sul nuovo post di Beppe Grillo che sul suo blog ha ritoccato la foto del cancello di Auschwitz, riscrivendo "Arbeit macht frei" in "P2 macht frei" e inoltre ha parafrasato la poesia di Primo Levi "Se questo è un uomo" trasformandolo in "Se questo è un Paese". "Voi che vi disinteressate della cosa pubblica come se vi fosse estranea – ha esordito Grillo – e alla vita delle persone meno fortunate che vi circondano nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il telegiornale di regime caldo e visi di mafiosi e piduisti sullo schermo mentre mangiate insieme ai vostri figli che educate ad essere indifferenti e servi". "Si tratta di un'oscenità sulla quale non è possibile tacere", così Renzo Gattegna, presidente dell'Unione Comunità Ebraiche. Il deputato parlamentare del M5S Tommaso Currò ha dichiarato: "È una parafrasi che non sta in cielo nè in terra. È offensiva e peraltro tocca un tema rispetto al quale c'è una sensibilità profondamente diffusa. Si sa benissimo che se vai a toccare questo tema procuri dei problemi perchè quella frase lì rappresenta il simbolo di una tragedia di sconfinate proporzioni di cui noi tutti, sia chi ha una sensibilità orientata a sinistra ma anche a destra, ci facciamo carico. Non vedo perché in una campagna elettorale bisogna tirare in ballo questo tema».