Oggi giornata nel ricordo del giudice Giovanni Falcone, ucciso nella strage di Capaci il 23 maggio 1992, con la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta. La "nave della Legalità" è arrivata al porto di Palermo con a bordo 1500 ragazzi, salpati ieri sera da Civitavecchia, che scendendo dalla nave ripetevano in coro «Palermo è nostra e non di cosa nostra». Ad accoglierli tremila studenti insieme a Pif e Maria Falcone, presidente della fondazione Falcone. Erano presenti sulla nave: il ministro dell'istruzione Giannini, il vicepresidente di Confindustria Ivanhoe Lo Bello, il presidente Rai Anna Maria Tarantola, il presidente della commissione nazionale antimafia Bindi, il presidente della Corte dei Conti Squitieri, il procuratore nazionale antimafia Roberti e il procuratore di Catania Salvi.
"23 maggio, pensando a Vito, Rocco, Antonio. A Francesa. A lui, Giovanni, che educava noi studenti a combattere la mafia", così il premier Matteo Renzi su twitter.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, salutando ieri a Civitavecchia gli studenti della Nave della legalità in partenza per Palermo ha detto: "Prevenire soprattutto la corruzione che è la principale fonte di cedimento verso le mafie". Noi – ha concluso – contiamo su di voi per un'Italia migliore».