La norma che annulla le nozze se uno dei due coniugi cambia sesso ovvero non consentendo "ove entrambi lo richiedano, di mantenere in vita un rapporto di coppia giuridicamente regolato" è stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale.
La Consulta afferma che la legge n. 164 nel 1982, contenente norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso, è incostituzionale perché, sciolto il matrimonio in conseguenza del cambiamento di sesso, non prevede la possibilità che intervenga un'altra forma di convivenza giuridicamente riconosciuta "che tuteli adeguatamente i diritti ed obblighi della coppia medesima, con le modalità da statuirsi dal legislatore".
È un passo avanti a favore delle unioni civili la sentenza della Corte Costituzionale che ha così risolto la questione posta da una coppia di Bologna, Alessandra Bernaroli, un tempo Alessandro, e per la sua compagna, la donna che ha sposato nel 2005, anche se di fatto il matrimonio per adesso resta nullo.