Roma, 29.10.2015 – “Allargare lo sguardo sulla sicurezza alimentare, non focalizzandosi solo sull’allarmismo creato dallo studio dell’Oms ma spostando l’attenzione anche alle conseguenze disastrose del Ttip, l’accordo di libero scambio Ue-Usa che rischia di rivedere al ribasso il sistema normativo europeo la cui prerogativa è proprio il principio di precauzione”. Così i deputati del M5S della Commissione Agricoltura commentano le parole del ministro della Salute, Lorenzin, sullo studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulle carni rosse lavorate.
“Sin dall’inizio abbiamo commentato lo studio dell’Oms auspicando che esso non generasse allarmismi ma fosse uno stimolo per un consumo consapevole – continua Silvia Benedetti, portavoce Cinquestelle – Crediamo che l’orizzonte di questo dibattito debba essere allargato alle conseguenze del Ttip, che la Commissione Ue si è prefissa di concludere entro il 2016, inserendolo tra le 10 priorità del prossimo anno nonostante le proteste dei cittadini europei. È infatti grazie alleattuali norme europee, che comunque dovrebbero essere potenziate, se ora, quando acquistiamo della carne, possiamo leggere in etichetta se ci sono additivi cancerogeni come i sali di nitrito e di nitrato, indicati con i codici E249, E250, E251, E252. Se le regole Ue venissero omologate, attraverso il Ttip, a quelle statunitensi, rischieremmo di non poter più avere informazioni di questo tipo fondamentali per la nostra salute”.