Terzocchio Meridiani di Luce – Museo Internazionale dell’Immagine
Gli abitanti del quartiere di Librino affermano, attraverso i loro volti e i loro sorrisi, un impegno civile, familiare, etico ed estetico: il diritto alla cittadinanza.
La Fondazione Fiumara d’Arte rigenera a Librino:
LA VIA DELLA BELLEZZA
Martedì 17 Maggio 2016 – IC Campanella Sturzo, Viale Bummacaro 8, Librino
Consegna alla scuola e alla città di Catania dell’archivio socio-antropologico fotografico realizzato durante l’anno didattico 2015-2016 IC Campanella-Sturzo con il coinvolgimento di 250 studenti diretti dagli artisti-fotografi Claudio Floresta e Luca Guarneri.
L’intento della Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte è la realizzazione a Librino, quartiere periferico di Catania abitato da 100.000 persone e spesso additato per il degrado sociale e civile, di un Museo Internazionale dell’Immagine e dell’Arte contemporanea, Terzocchio-Meridiani di Luce. Il percorso museale all’aperto si svilupperà all’interno del quartiere di Librino attraverso l’utilizzo delle facciate cieche di alcuni edifici dove saranno installate e proiettate le foto degli abitanti coinvolti. A tale scopo è stato creato un archivio socio-antropologico di 30.000 scatti di persone tra studenti, insegnanti, mondo dell’associazionismo, cittadini comuni, chiese e negozi di Librino. L’archivio fotografico esistente è stato incrementato dagli scatti realizzati attraverso un progetto didattico per l’anno scolastico 2015/2016, che ha coinvolto centinaia di studenti, i docenti, e i collaboratori scolastici, dell’IC Campanella Sturzo di V.le Bummacaro 8 di Librino, che con entusiasmo hanno affrontato, insieme ad Antonio Presti e il team della sua Fondazione, il tema del futuro museo della fotografia “Terzocchio – Meridiani di Luce”. Gli artisti-fotografi, Claudio Floresta e Luca Guarneri, hanno incontrato gli studenti coordinati dalle insegnanti Cinzia Melfa e Antonietta Sgroi, e guidati da Samantha Cucciuffo e Paolo Romania, per approfondire l’argomento che in loro ha suscitato interesse, partecipazione e curiosità.
“L’osservazione della realtà libera e creativa, in cui le differenze e le diversità diventano ricchezza comune”, ha espresso la Preside Dott.ssa Graziella Orto, “hanno portato alla luce, nei ragazzi, aspetti emozionali profondi, rendendoli mentalmente aperti a pensieri, situazioni ed emozioni inaspettate.”.
“L’archivio fotografico contenente il lavoro svoltosi durante il laboratorio”, spiega la vicepreside della scuola media Cinzia Melfa, “ha suscitato agli alunni entusiasmo e interesse per i contenuti altamente educativi, sociali e artistici del progetto. La forza estetica della fotografia e delle immagini hanno stimolato i ragazzi a riflessioni e pensieri che valorizzeranno culturalmente e artisticamente il loro futuro”.
“Lavorare con i bambini” afferma con entusiamo Claudio Floresta, “è sempre un’esperienza rigenerante e gratificante, affrontare con loro temi etici è una scommessa vincente che già ora stimola in questi ragazzi riflessioni importanti”.
“Un laboratorio intenso e ricco di scambi” ribatte Luca Guarneri, “Noi fotografi avevano il compito di preparare i ragazzi con dei temi come l’amicizia, la solidarietà, il valore dell’essere, ma in realtà i ragazzi semplicemente posavano in maniera naturale”.
L’iniziativa mira a risvegliare nei ragazzi di Librino il valore della condivisione, della pratica del fare collettiva, il senso della Bellezza artistica e spirituale. L’obiettivo è quello di contribuire a una coscienza comune di rispetto per loro ed il territorio, e di recuperare e divulgare i valori dell’impegno civile, attraverso delle immagini emozionali.
“Sono molto felice di questo mio percorso intrapreso con la scuola e con i ragazzi”, dichiara Antonio Presti, “uniti nel nome di un cambiamento, autori e artefici di un processo maieutico per riacquistare il diritto alla cittadinanza. Il futuro museo dell’Immagine unirà attorno a sé oltre 30.000 persone che daranno volto e anima a Librino e a Catania. Per la prima volta sarà proprio Librino a tendere la mano al resto della città, a coinvolgerla nel suo processo di cambiamento”.
I ragazzi coinvolti nel laboratorio sono la chiave del cambiamento non solo per loro stessi, ma anche per gli adulti e per l’intero quartiere. La testimonianza del laboratorio, sigillata in un foto-filmato contenente la descrizione del progetto e oltre 250 scatti dei ragazzi coinvolti e i loro componimenti poetici, verrà distribuito a tutti i ragazzi e i docenti della scuola. Il foto-filmato, prodotto dalla Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte e curato da Claudio Floresta, sarà proiettato per la prima volta all’IC Campanella Sturzo di Viale Bummacaro 8, il 17 maggio 2016 alle ore 10:00 con la presenza degli alunni della scuola elementare, e alle ore 11:00 con gli studenti della media.