CATANIA – Anche nel nuovo Codice degli appalti emerge l’importanza che il Building Information Modeling (BIM) sta ricoprendo progressivamente nella realizzazione di edifici e infrastrutture. Si tratta di un insieme di sistemi che ampliano le possibilità tecniche della progettazione, enfatizzando la capacità comunicativa dei dati e delle informazioni contenute nel modello tecnico.
“Il BIM e la rappresentazione infografica nel processo edilizio” sarà proprio il tema che verrà discusso giovedì 9 giugno, alle 15.30, alla Cittadella Universitaria di Catania (Aula magna della Didattica – Edificio 14) durante il convegno organizzato dall’Ordine provinciale degli Ingegneri, dalla sua Fondazione e dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar) dell’Università etnea.
Interverranno per i saluti istituzionali: il rettore Giacomo Pignataro, i presidenti di Ordine e Fondazione, Santi Maria Cascone e Mauro Scaccianoce, il direttore del Dicar Enrico Foti, i presidenti dei corsi di studi in Ingegneria Edile-Architettura e Ingegneria Civile e Ambientale, rispettivamente, Corrado Fianchino e Annalisa Greco.
La relazione centrale – dopo l’introduzione della ricercatrice dell’Ateneo catanese Cettina Santagati – è affidata al professore associato del Politecnico di Torino Massimiliano Lo Turco, il quale interverrà sul processo di sviluppo del BIM analizzando modelli multi-dimensionali virtuali.
«Il Bim – ha dichiarato il presidente degli Ingegneri Cascone – rappresenta una nuova frontiera d’approccio alla progettazione, basata su una metodologia di tipo collaborativo che coinvolge tutti coloro che lavorano a un progetto. È una piattaforma che riesce a mettere in comunicazione tra loro i tecnici professionisti, le imprese edili e le amministrazioni».