La fine dell’anno è sempre un momento che induce a meditazione sul passato e speranze per un futuro incerto che merita attenzione e riflessione.
Questo paese ha bisogno di un cambiamento radicale e prima di tutto culturale. Il risultato dell’attuale situazione è il frutto della miopia della classe politica che dopo aver condotto il paese all’attuale situazione non certo felice, ha continuato il percorso come se provenisse da un altro pianeta. Nessuno ha saputo rinnovarsi né ha saputo proporre un programma di governo forte sulle questioni economiche.
La crisi si è tradotta in cancellazione di Piccole e Medie Imprese, di posti di lavoro e aumento della cassa integrazione con conseguente aumento della disoccupazione. Tutto ciò va a discapito soprattutto dei giovani che vedono svanire la possibilità non solo di realizzarsi professionalmente ma anche di metter su famiglia.
È arrivato il tempo di agire con immediatezza sui temi importanti che riguardano lo sviluppo del paese, confrontando e valutando le proposte senza distinzione di colore politico perché siamo stanchi dei semplici slogan da campagna elettorale. È necessario far percepire a tutti le azioni concrete e sincere della classe politica.
L’Italia ha bisogno di uno slancio per andare oltre la crisi e verso un futuro più sicuro avviando percorsi virtuosi per la crescita finalizzati all’aumento della produttività, evitando ristrettezze di vedute, confronto, e dibattito, puntando su nuove sfide, riformando e rigenerando l’organizzazione economica e sociale, riducendo il peso insopportabile della pressione fiscale, la burocrazia opprimente, tagliando la spesa pubblica improduttiva e riducendo il costo del lavoro.
Tra le problematiche non possiamo che attenzionare la questione delle importazioni e del “Made in Italy” che tocca uno dei pilastri della cultura italiana.
I prodotti nostrani e le nostre imprese sono massacrate da una spietata concorrenza a cui va aggiunta una mancanza di supporto dei vari governi che progressivamente hanno incentivato un altissimo ritmo di importazioni dall’estero che inequivocabilmente hanno danneggiato il prodotto italiano, sicuramente migliore in termini di qualità ma svantaggiato nella sfida dei prezzi.
Le piccole e medie imprese sono il patrimonio del nostro paese, è importante lavorare con spirito di collaborazione, costruire una possibilità di futuro per tornare a far crescere le nostre imprese e fornire lavoro e valore al nostro paese.
In questo momento difficile che il nostro paese sta attraversando c’è bisogno di una maggiore consapevolezza e collaborazione tra tutti i livelli istituzionali nell’interesse di tutti gli italiani che con ottimismo guardano al futuro.
Auguriamo a tutti noi che crediamo nei buoni propositi e nei sogni da realizzare, auspicando che il 2017 sia l’anno della rinascita.